Le 6 W di Womsh


2023/12/03

La moda sostenibile secondo Womsh

 

Sostenibilità. Negli ultimi anni se ne sente parlare sempre più spesso. Ma conosciamo davvero il suo significato? E come si riconosce un prodotto realmente sostenibile? Ve lo raccontiamo in questo articolo.

COSA VUOL DIRE SOSTENIBILITA’?

Ormai lo sappiamo: la sostenibilità è diventata una vera e propria moda ed è sempre più difficile riuscire a districarsi tra campagne di greenwashing, brand che sbandierano certificazioni e collezioni vendute come eco-friendly.
Quando parliamo di sostenibilità la nostra mente corre subito all’ambiente. In realtà questo termine è legato non solo al rispetto per il nostro pianeta, ma anche ad un nuovo modo di intendere l’economia nonché al rispetto dei lavoratori e delle comunità.

Se volessimo dare una definizione, la moda sostenibile mira a instaurare un rapporto armonioso sia con l’ambiente (moda ecosostenibile) che con le persone (moda etica).

Per un’azienda di moda essere sostenibile oggi vuol dire avere una filiera diretta, solidale e trasparente.
La moda del futuro, come la immaginiamo noi di Womsh, è una moda fatta di persone che conosciamo e tuteliamo. Una moda in cui eticità e sostenibilità vanno di pari passo. Un esempio pratico? Un prodotto può essere realizzato con materiali bio e/o riciclati, ma se su l’etichetta leggete ‘Made in’ paesi come Cina, Bangladesh, Vietnam o Cambogia - in cui non esiste una tutela del lavoro - vuol dire che i lavoratori sono stati sfruttati e sottopagati per farlo. Insomma, la sostenibilità non ha mai a che fare con ‘ciò che sembra’ e, per capire se un’azienda è davvero sostenibile, bisogna scavare a fondo, scoprire dove e come produce.

LE 6 ‘W’ DELLA MODA SOSTENIBILE DI WOMSH

Il massimo dello stile, il minimo impatto sull’ambiente. Le nostre sneaker non sono solo semplici scarpe, ma il simbolo di un futuro migliore. Le domande che troverete all’interno di ogni scheda prodotto online ripercorrono l’intero ciclo di vita delle nostre calzature, dalla nascita al prodotto finito. Non la solita etichetta insomma, ma un vero e proprio identikit che vi permetterà di non perdervi nemmeno un passaggio!

1. Con cosa è fatto?

Ogni giorno scegliamo e indossiamo vestiti, scarpe, accessori... ma vi siete mai chiesti di cosa sono fatti? Noi sì! Ecco perché la tracciabilità di filiera è uno dei pilastri su cui si basa il nostro sistema produttivo e consente a voi consumatori di conoscere tutto il percorso che il prodotto ha fatto prima di arrivare nelle vostre mani. Per questo, su ogni scarpa Womsh verrà applicato un QR CODE grazie al quale sarà possibile accedere al sistema Blockchain che racconta e certifica ogni nostra azione, iniziativa, materiale utilizzato e fornitore con cui lavoriamo. Cotone BIO e riciclato, Appleskin, PET riciclato, pellame di scarto e carta certificata FSC: tutti i materiali che utilizziamo per la realizzazione delle nostre calzature e del packaging, presentano caratteristiche e metodologie di approvvigionamento e lavorazione sostenibili. Il nostro
obiettivo? Arrivare a utilizzare solo materiali di scarto o riciclati per un impatto sempre minore sull’ambiente!

2. Dove è stato fatto?

Le nostre calzature sono prodotte esclusivamente in Italia e in Portogallo, sia per quanto riguarda l’assemblaggio che la provenienza delle materie prime. Qui il mercato del lavoro rispetta una rigida legislazione in termini di diritti e sicurezza dei luoghi di produzione dandoci la possibilità di garantire ai nostri lavoratori ambienti sani e privi di discriminazioni, oltre al diritto di ogni dipendente di aderire a organizzazioni sindacali di tutela.

Le nostre sneaker hanno una filiera ben tracciata e trasparente e di ogni singolo componente possiamo dire qual è l’esatta provenienza: 100% made in West Europe. Significa che nessuna scarpa deve fare il giro del mondo e attraversare gli oceani, per poi tornare in Europa. Anche il trasporto ha un impatto enorme sull’ecosistema, ci avete mai pensato?

Ma c’è di più: il fatto che le nostre scarpe vengano prodotte interamente in Europa Occidentale non è dovuto solo alla qualità dei materiali e della nostra manifattura, ma anche all’esigenza di monitorare da vicino le condizioni di lavoro di chi collabora con noi. Solo in questo modo possiamo garantire che i diritti di tutti i nostri lavoratori vengano rispettati.

3. Chi lo ha fatto?

Fateci caso: quando vediamo un paio di scarpe che ci piacciono, la prima cosa che chiediamo è “dove le hai prese?”. Ma perché non ci domandiamo prima chi le ha fatte? Per noi è fondamentale poter dare un volto a chi produce le nostre sneakers, riconoscere e valorizzare chi lavora per noi e con noi. Ed è altrettanto importante che i nostri prodotti siano realizzati in ambienti salubri e senza sfruttamento di persone.
Ecco perché in tutte le schede prodotto di Womsh troverete sempre il nome di chi ha realizzato il vostro paio di sneakers!

4. In che condizioni ha lavorato?

Creare e restituire valore al territorio e alle persone: questo dovrebbe fare un’azienda di moda oggi. Ecco perché abbiamo scelto un modello di business etico e il più possibile inclusivo che rispetta tutte le persone coinvolte, in una visione di futuro dove c’è soddisfazione per tutti.
I nostri collaboratori lavorano in totale sicurezza, in sedi aziendali certificate ISO9001, ISO14001 e SA8000, una certificazione che garantisce protezione dei diritti dei lavoratori nell’ambito della produzione calzaturiera.

5. È stato pagato giustamente?

Vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro un prezzo troppo basso?
Quando un prodotto costa poco vuol dire che la differenza la sta pagando qualcun altro e, nella maggior parte dei casi, sono i lavoratori. Molti fashion brand che si dicono sostenibili delocalizzano la manodopera in paesi in cui le persone non hanno diritti e vengono sottopagate.
In Womsh questo non accade e non accadrà: tutti i nostri lavoratori percepiscono un salario che garantisce quello che viene definito ‘minimum living wage’, ovvero per condurre uno standard di vita soddisfacente.

6. Come possiamo restituire parte dei nostri utili al miglioramento della società?

Ogni nostro progetto e iniziativa nasce per restituire al nostro Pianeta ciò che gli dobbiamo. Come?

  • Partecipiamo dal 2014 a Impatto Zero®, un progetto di LifeGate attraverso il quale tuteliamo e creiamo nuove foreste in Italia, Costa Rica, Madagascar, Bolivia e Panama, compensando le emissioni di CO rilasciate nell’atmosfera dalla nostra attività produttiva.
  • Partecipiamo all’iniziativa “Il Giardino di Betty” sostenuta da ESOsport: ai nostri clienti e rivenditori chiediamo di riportare in negozio o presso la nostra sede le scarpe usate così da poterne fare un nuovo uso. Grazie ad un apposito trattamento, la gomma delle sneaker Womsh può essere infatti riutilizzata per realizzare le pavimentazioni antiscivolo e anticaduta dei parco giochi dei bambini. Inoltre, per premiare chi partecipa a questa iniziativa, offriamo un voucher del valore di 10€ spendibile per l’acquisto di un nuovo paio di scarpe.
  • In occasione del Black Friday abbiamo scelto di destinare il 30% del ricavato delle nostre vendite online a One Tree Planted, organizzazione non governativa che si occupa della salvaguardia delle aree boschive del nostro Pianeta. Il risultato? Nel 2021 sono stati piantati 800 alberi in Islanda.

Se un nostro prodotto non rispetta queste regole non ci permettiamo di parlare di sostenibilità e, semplicemente, non lo facciamo!