3. Chi lo ha fatto?

La trasparenza lungo tutta la catena di fornitura è fondamentale per garantire il rispetto dei diritti dei nostri lavoratori

Siamo impegnati in un programma di monitoraggio costante delle condizioni di lavoro di ogni persona che realizza le nostre Sneakers.

PERCHE’?

Dai salari da povertà alle fabbriche non sicure fino alla completa assenza di organizzazioni sindacali: nell’industria della moda quasi nessun diritto viene garantito e tutelato, nonostante la maggior parte dei fashion brand dichiari il contrario. Secondo i report nelle catene di fornitura globali il 94% della forza lavoro è una forza lavoro nascosta, dove l’oscurità dei contratti commerciali facilita sfruttamento e oppressione.

NON DOBBIAMO MAI SMETTERE DI CHIEDERCI CHI HA FATTO CIO’ CHE INDOSSIAMO. SAPERE DOVE VENGONO PRODOTTI I NOSTRI VESTITI E CHI LI HA REALIZZATI E’ UN PASSO FONDAMENTALE PER UNA CATENA DEL VALORE LIBERA DA VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI.

In Womsh responsabilità ambientale, sociale e trasparenza sono i criteri che orientano ogni nostra scelta imprenditoriale, progettuale e produttiva. In questi dieci anni, abbiamo sviluppato un programma di responsabilità sociale che ci consente di monitorare il nostro impatto su tutta la catena di fornitura, attraverso audit che svolgiamo personalmente e che coinvolgono direttamente anche i lavoratori delle nostre fabbriche partner. Il nostro obiettivo, infatti, non è solo quello di osservare i più alti standard sociali e ambientali del settore, ma anche migliorare le vite di tutte le persone coinvolte nelle nostre attività.

LA NOSTRA FILIERA E’ UN PUNTO DI PARTENZA

NON DI ARRIVO

Spesso le etichette dicono poco sui vestiti e le calzature che indossiamo e non abbiamo quasi mai informazioni significative su dove sono stati realizzati e chi li ha fatti. Su una maglietta può esserci scritto “Made in China”, ma in quale delle migliaia di fabbriche del paese è stata prodotta? Quali erano le condizioni di lavoro degli operai - soprattutto delle donne - in queste fabbriche?

Divulgare pubblicamente le informazioni sulle fabbriche dei propri fornitori, consente alle organizzazioni sindacali e ai difensori dei diritti umani di identificare, segnalare e rimediare a sospetti abusi, oltre a consentire a chiunque di esaminare attentamente le politiche di un marchio per sostenere un cambiamento positivo. È un punto di partenza: non significa che i marchi che rendono pubblici i dati sulle proprie fabbriche siano migliori, ma rende più semplice individuare le responsabilità per le violazioni dei diritti dei lavoratori. Senza trasparenza, sarà impossibile cambiare l’attuale sistema dell’industria della moda e renderlo più sostenibile, responsabile ed equo.

Abbiamo deciso di produrre esclusivamente in Italia e Portogallo perché ci permette di monitorare da vicino le condizioni di lavoro di chi collabora con noi.
La nostra conoscenza specifica di tutta la filiera la rende tracciabile in ogni sua fase: dall’approvvigionamento delle materie prime, ai luoghi di produzione fino alle singole persone che hanno contribuito a realizzare le nostre Sneakers.

<< TRASPARENZA PER CHI CREDE IN NOI >>

Su ogni sneaker Womsh verrà applicato un QR CODE grazie al quale sarà possibile accedere al sistema Blockchain che racconta l’intero ciclo di vita delle nostre Sneakers e certifica ogni scelta e iniziativa responsabile, i materiali utilizzati e i fornitori con cui lavoriamo nel pieno rispetto delle normative ambientali e sociali.

Tutti i partner di Womsh devono aderire alle nostre stesse regole di condotta e sono tenuti a rispettare e applicare il nostro Codice Etico.
Il nostro Codice Etico è molto di più che una semplice raccolta di regole da rispettare: è un insieme di linee guida che chiariscono la missione, i valori e i princìpi in cui crediamo. Comunica come dovremmo comportarci e come ci aspettiamo che si comportino anche i nostri fornitori e collaboratori, promuovendo allo stesso tempo equità, sostenibilità e trasparenza lungo tutta la catena del valore. Ispirato agli standard internazionali più elevati, non solo determina i princìpi guida in materia di salute, sicurezza e ambiente, ma anche le modalità di attuazione, controllo, segnalazione e sanzione di eventuali violazioni, rendendolo uno strumento concreto a tutti gli effetti.

COSA CHIEDIAMO AI NOSTRI FORNITORI

Ci affidiamo solo a fornitori che valorizzano la diversità e favoriscono maggiore equità ed inclusione. Womsh svolge una serie di attività di due diligence per promuovere pratiche di lavoro eque e garantire buone condizioni di lavoro in tutte le nostre fabbriche. Eseguire gli audit in loco presso le strutture dei nostri fornitori diretti e indiretti, ci consente di valutare la loro conformità sociale e ambientale, identificare le situazioni critiche e supportarli nelle misure correttive che sono necessarie per continuare a lavorare con noi e per migliorare tutta la catena di fornitura.

Gli audit possono essere pianificati o non pianificati e seguono una checklist dettagliata per verificare:

• Rispetto dei diritti umani fondamentali e del lavoro: in particolare, in termini di lavoro forzato, sfruttamento minorile, orari di lavoro, salario minimo garantito, salute e sicurezza.

• Rispetto della parità di genere e totale assenza di discriminazione Secondi i dati, l’80% dei 75 milioni di lavoratori dell’industria della moda sono donne. Ecco perché ci assicuriamo che le donne non rappresentino l’anello debole della catena e che i loro diritti vengano rispettati.

• Presenza di rappresentanza sindacale: vogliamo che tutte le persone coinvolte nella nostra filiera abbiano una voce ed è per questo che, in fase di selezione, la libertà di associazione dei lavoratori rappresenta un requisito fondamentale.

• Trasparenza delle informazioni: chiediamo che i dati e le informazioni delle nostre fabbriche partner siano trasparenti il più possibile e accessibili a tutti coloro che vogliono saperne di più su come sono realizzate le Womsh.