6. In che modo Womsh restituisce parte degli utili alla società?

Indossare il cambiamento

Womsh è l’acronimo di word of mouth shoes:
sneakers che usano il passaparola per comunicare un messaggio di cambiamento, per le persone e l’ambiente.
Un messaggio che parla di valori umani e ambientali, di bellezza e di scelte responsabili per un futuro più giusto che non lasci indietro nessuno.

PERCHE’?

L’industria della moda è tra le più inquinanti al mondo. Ogni anno, utilizza 93 miliardi di metri cubi d’acqua ed è responsabile fino al 10% delle emissioni di gas serra a livello globale. Un impatto insostenibile che si è intensificato negli ultimi anni con l’ascesa del fast fashion, che ha amplificato il consumo di risorse e lo spreco: 5,2 milioni di tonnellate di rifiuti in abbigliamento e calzature all’anno, pari a 12 Kg per ogni cittadino. Il risultato? Ogni secondo un camion di vestiti viene svuotato in una discarica, spesso dall’altra parte del mondo.

Dove le persone che fanno i nostri vestiti non hanno alcun diritto, vivono e lavorano in condizioni disumane.Vogliamo una moda diversa che non si nasconda dietro attività di greenwashing. Una moda etica che si assuma la responsabilità del proprio impatto sulla comunità e sull’ambiente.

Insieme a voi possiamo fare la differenza.
Non serve essere grandi né avere molti investitori.
Contano solo le scelte giuste.

PER NOI DI WOMSH SIGNIFICA METTERE LE PERSONE E IL PIANETA AL DI SOPRA DEL PROFITTO.

COME FACCIAMO LA NOSTRA PARTE

AZIONI CONCRETE CHE CONTANO PIU’ DELLE PAROLE

Rendere concreta la sostenibilità
La sostenibilità è da sempre la nostra ossessione.
Volevamo che diventasse misurabile e rendicontabile, un gesto concreto insomma.


Womsh sta per diventare una società benefit: investiremo il 2% del nostro fatturato o il 10% dei nostri utili per attività sociali e ambientali. Nella pratica significa che, ogni anno, avremo il compito di redigere una relazione sul perseguimento del ‘beneficio comune’ della nostra società per spiegare quali attività benefiche sono state condotte e fornendo una valutazione del loro impatto. Tutte queste informazioni saranno rese ufficiali sul nostro sito e accessibili a chiunque.

Compensare le emissioni di CO2
Non raccontiamo storie: la sneaker più sostenibile è quella che non viene prodotta né acquistata. È stato previsto che le emissioni di CO2 prodotte dall’industria della moda aumenteranno del 60% nei prossimi 12 anni. Quello che possiamo fare oggi è assumerci la responsabilità del nostro impatto e restituire al Pianeta ciò che gli abbiamo sottratto per aiutare la natura a riprendersi i suoi spazi.
Dal 2014 collaboriamo al progetto Impatto Zero® di LifeGate, realtà di riferimento in Italia per lo sviluppo sostenibile. Insieme, abbiamo calcolato le emissioni di CO2 generate dal nostro processo produttivo (dall’approvvigionamento delle materie prime fino al trasporto del prodotto finito), al fine di attuare strategie per ridurle sempre di più e compensare quelle inevitabili contribuendo alla creazione e alla tutela di foreste in Italia, Costa Rica, Madagascar, Bolivia e Panama.

Recuperare, riciclare e dare nuova vita alle Sneakers
Sapevi che ogni anno finiscono in discarica 22 miliardi di paia di scarpe?
Per far sì che questo non accada, nei nostri negozi troverai un box per il riciclo del tuo vecchio paio di scarpe. Noi ci assicureremo di dargli una seconda vita grazie al progetto “Il Giardino di Betty” - sostenuto dalla società benefit ESOsport, che ha lo scopo di recuperare e riciclare materiale esausto per creare le pavimentazioni antiscivolo dei parchi giochi dei bambini.

Credere nella ricerca e nelle nuove generazioni
L’80% dell’impatto ambientale di un prodotto viene deciso in fase di progettazione. Per passare ad un approccio sempre più circolare e meno inquinante è necessario guardare oltre i materiali utilizzati e pensare all’intero ciclo di vita del prodotto.
Crediamo che investire nella conoscenza e nelle nuove generazioni sia fondamentale per un futuro migliore ed è per questo che siamo orgogliosi di finanziare attività di ricerca sulla sostenibilità per scuole di formazione e design del nostro territorio, tra cui il Politecnico Calzaturiero.

Consumare meno, consumare meglio
Si stima che ogni anno vengano prodotti tra gli 80 e i 100 miliardi di nuovi capi, circa 14 per ogni persona sulla Terra. Vestiti e scarpe che, per la maggior parte, sono destinati a cicli di vita sempre più brevi.
Il Black Friday ci è sembrata l’occasione migliore per dire basta al consumismo e alla moda usa e getta.
Ogni anno, trasformiamo il venerdì più nero dell’anno in quello più green, destinando il 30% del ricavato delle nostre vendite a One Tree Planted, organizzazione non governativa che si occupa della salvaguardia delle aree boschive del nostro Pianeta, piantando ogni anno circa 2000 alberi.

È così che facciamo la nostra parte nella lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze sociali.
Un programma d’azione per le persone e per il Pianeta che abbiamo iniziato ad attuare dieci anni fa e che coincide oggi con i 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

CREARE UN IMPATTO POSITIVO SULLE PERSONE E SUL PIANETA.
QUESTO DOVREBBE FARE UN’AZIENDA DI MODA OGGI.

La sostenibilità non è un limite, ma uno stimolo per riscrivere il paradigma produttivo che distrugge i sistemi naturali e sociali da cui dipende.
Il nostro sogno è che il mondo delle aziende diventi sempre più etico e inclusivo, generando valore per il contesto in cui opera e creando una prosperità durevole e condivisa da tutti.

Crediamo sia questo il dovere e la missione di un business: creare un’economia sana ed equa, capace di creare e distribuire più valore di quanto ne prenda per poter funzionare.

Ci hanno sempre insegnato che “di più” è meglio e, col tempo, ci siamo dimenticati del fatto che i beni materiali non sono altro che un mezzo per arrivare al benessere, non il fine.
La cultura della crescita incessante ci ha portati al disastro ambientale e sociale di oggi.
Un punto di non ritorno.
Trasformare il nostro modo di fare business è un buon punto di partenza, ma non basta.
Ora, più che mai, è necessario ripensare ad un nuovo modo di stare al mondo, per le persone e per il pianeta.

Insieme.

PERCHE’ UN PAIO DI SNEAKERS NON SALVERANNO IL MONDO
MA LE PERSONE CHE LE INDOSSANO SI